La filosofia dei chakra ha origine dagli antichi testi yoga, in particolare dai testi tantrici, e il termine CHAKRA, che deriva dal sanscrito, significa “ruota” o “disco”. I chakra sono vortici di energia all’interno della nostra aura, lungo la spina dorsale, sotto forma di colori dell’arcobaleno. Essi sono visibili da occhi “psichicamente risvegliati” o da chi ha imparato a percepire le energie in altri modi. Per inciso, l?aura è un “guscio vibrazionale”, ossia un campo di energia elettromagnetica che circonda ogni cosa e il suo scopo è regolare lo scambio di energia tra noi, i nostri corpi sottili ed il cosmo.
I Chakra sono connessi ad alcune ghiandole (endocrine) del corpo umano e, oltre ad indicare lo stato di salute (fisica, emotiva, mentale e spirituale) di una persona, rispecchiano anche il suo stato evolutivo con una certa accuratezza. E` possibile evolvere, purificare e modificare lo stato di questi centri di energia con visualizzazioni e con la forza del pensiero, ma non solo. Approfondendo la nostra consapevolezza e la conoscenza di noi stessi, evolveremo automaticamente anche i nostri chakra.
La quantità di energia che scorre nei chakra influenza la salute degli organi fisici vicini a questi centri e riflette la co-operazione di corpo, mente e spirito. Secondo alcuni insegnamenti saggi, quando la nostra vita quotidiana non esprime anche il nostro potenziale spirituale, si crea una dualità che viene avvertita sotto forma di paura, insicurezza, solitudine ed altre emozioni improduttive. Reprimere o ignorare la propria natura cosmica consente solo un uso parziale dei chakra e ciò implica che il potenziale fisico, psicologico e spirituale dell’essere umano rimane irrealizzato. Ne consegue che prendersi cura delle proprie dimensioni energetiche sia molto importante anche per la salute fisica e per il raggiungimento di una vita piena.
Spesso i chakra vengono visualizzati come fiori che si aprono e si chiudono. Quando un chakra è parzialmente bloccato, l’energia vitale non scorre bene nella parte del corpo associata al chakra in questione, manifestando talvolta disturbi fisici. Con un quinto chakra semi-bloccato, ad esempio, molto spesso si manifesteranno problemi di comunicazione, mal di gola o problemi al collo. Anche un chakra troppo attivo può causare problemi, soprattutto ai chakra adiacenti.
Come accennato sopra, con la mente e l’intenzione possiamo influenzare lo stato dei nostri centri energetici, ma prima di tentare di svilupparli o modificarli e di concentrare l’attenzione su un chakra in particolare, è bene capire bene le funzioni di tutti i chakra e come esse siano collegate ed interdipendenti. Ad ognuno di questi vortici energetici corrispondono attività e stadi evolutivi diversi, i quali ci conducono all’illuminazione e allo sviluppo del nostro vero sè, più completo e più libero da condizionamenti sociali e ristrettezze psicologiche e mentali. Sviluppando i nostri chakra, diventeremo esseri più consapevoli e decisamente più vitali. Le tecniche usate a questo scopo includono esercizi fisici, visualizzazioni e meditazione, l’uso di erbe e cristalli, rituali personalizzati, prestare attenzione a ciò che ci accade ogni giorno (e quindi vivere consapevolmente) e, all’occorrenza, eliminare e guarire vecchi traumi attraverso terapie specifiche, compresa la psicanalisi.
Tornando all?astrologia, ad ogni chakra è associato uno o più pianeti con varie funzioni psicologiche. Esistono diverse associazioni chakra-pianeta – in questo articolo proporrò una lista che in questo momento ritengo la più logica, esortando però il lettore a sperimentare e a creare le sue personali associazioni.
1º CHAKRA (sopravvivenza) ROSSO = Il primo chakra, Muladhara, rappresenta le fondamenta di tutto il sistema dei chakra e si trova alla base della spina dorsale, intorno al perineo. La sua funzione principale è legata ad una forte connessione con il corpo fisico e con
la vita sul pianeta Terra. Attività collegate a questo chakra sono: mangiare, dormire, guarire da malattie, sentirsi sicuri guadagnandosi da vivere, fare esercizio fisico, ecc. E` ovvio che noi esseri umani non potremo concentrare le nostre attenzioni su altre attività (imparare, formare relazioni ecc.) prima che la nostra sopravvivenza sia assicurata. Durante i periodi di grossi cambiamenti nella vita (cambio di lavoro o abitazione, divorzio e così via) questo chakra avrà bisogno di maggiori attenzioni, in quanto ci sentiremo meno sicuri e più vulnerabili. Un primo chakra semi-bloccato è sinonimo di scarsa stabilità; quando invece è iperattivo, rischiamo di attaccarci troppo ai beni materiali e di rifiutare ogni tipo di cambiamento, bloccando la nostra crescita. L’ideale sarebbe raggiunge un equilibrio interiore tra stabilità e flessibilità.
Il primo chakra è associato all’elemento Terra e alla forza di gravità. Senza delle buone fondamenta, niente di quello che facciamo e creiamo sarà duraturo. Un buon funzionamento di questo centro indica senso pratico e la capacità di gestire la vita quotidiana con efficienza. Il pianeta connesso al primo chakra è SATURNO che, per antonomasia, ci insegna ad accettare le nostre responsabilità e a mantenere i piedi ben saldi sulla Terra se vogliamo “crescere verso il cielo” e sviluppare il nostro potenziale divino. Quando Saturno è in aspetto di tensione nel tema natale, occorrerà lavorare su questo chakra – mantenendolo in buona salute, riusciremo a vivere bene sul nostro pianeta, manifestando abbondanza ed uno stato di armonia con il resto del creato.
2º CHAKRA (trasformazione) ARANCIONE = Questo centro, Svadhisthana (cioè “dolcezza”), è il sito della vita, è collocato tra l’ombelico e i genitali e governa l’energia sessuale e il desiderio di piacere. Questo centro è connesso con l’elemento Acqua, con la circolazione, l’eliminazione e la riproduzione; introduce i concetti di dualità, polarità e trasformazione, quest’ultimo particolarmente legato al pianeta PLUTONE, associato appunto al secondo chakra.
A questo centro è associata anche la capacità di agire per manifestare sogni e ambizioni a livello pratico (capacità legata a MARTE che governa l’energia vitale in generale). Quando questo chakra è danneggiato saremo “a terra”, noiosi e poco vitali, non avremo passioni o desideri e manifesteremo poco interesse nei confronti del sesso. Con un secondo chakra iperattivo, invece, saremo eccessivamente emotivi, drammatici e, talvolta, ipersessuati. E` importante renderci conto consapevolmente che, quando ci sentiamo vuoti e poco vitali, spesso tendiamo a nutrirci inconsciamente della vitalità altrui (talvolta anche attraverso il sesso), invece di attingere direttamente alla fonte divina. Questa tendenza è piuttosto distruttiva e non ci aiuta certamente a crescere. Conoscendo, purificando e trasformando noi stessi, invece, impareremo a seguire con fiducia la voce del nostro Sè Superiore, elimineremo il bisogno di controllare e dominare gli altri (creando in questo modo relazioni più sane e paritarie) e manifesteremo i nostri desideri con più facilità.
3º CHAKRA (potere) GIALLO = Situato in prossimità del plesso solare, questo centro è associato al SOLE e alla LUNA, alla parte maschile e femminile di noi stessi, e determina il nostro potere personale, il quale viene a mancare quando il nostro ego non è sano. A livello fisico, il terzo chakra, Manipura, governa il metabolismo, il processo della trasformazione del cibo in energia – problemi digestivi o disturbi allo stomaco sono talvolta legati al cattivo funzionamento di questo centro. Non ci sorprenderà la connessione del terzo chakra con l’elemento Fuoco, che dona luce e calore.
Quando questo centro è iperattivo, spesso si manifesta scarsa autostima che qualche volta sfocia in eccessiva ambizione e sete di potere. Al contrario, in presenza di un terzo chakra semi-bloccato, la scarsa autostima si manifesterà in eccessiva timidezza e riluttanza a correre rischi e a far valere i propri diritti. L’espressione ideale di questa energia si può trovare nel leader ispirato e non dominatore, capace di correre dei rischi e di portare a termine un’impresa senza essere bloccato da perfezionismi inutili.
È importante ricordare che il terzo chakra è anche il sito delle emozioni e, come tale, è sottoposto a molto stress. Gli ipersensibili e le persone con un Luna natale prominente (e spesso anche i “Nettuniani” e “Plutoniani”) dovranno mantenere questo centro protetto e in buona forma, onde evitare di assorbire negatività altrui o di buttarsi sul cibo quando in preda a stati euforici o depressivi. Per concludere, le persone il cui Sole natale riceve molti aspetti di tensione, potrebbero avere una concezione distorta di se stessi o scarsa autostima. Mantenere questo centro in buona salute li aiuterà a stare meglio con se stessi e ad affrontare la vita con più serenità.
4º CHAKRA (Amore) VERDE/ROSA= Come abbiamo visto, i primi tre chakra sono connessi ad attività nel mondo fisico, all’ottenere ed usare potere personale, mentre i temi dei tre chakra superiori riguardano la nostra percezione mentale del mondo, la nostra vita interiore, l’infusione spirituale e lo sviluppo delle nostre facoltà psichiche. Essendo al centro, il quarto chakra, situato vicino al cuore, agisce da ponte tra corpo e mente e, secondo alcune teorie, è qui che risiede la nostra anima. Aprire il nostro cuore è un compito più che necessario – facendo ciò, riusciremo a raggiungere un equilibrio tra istinti “superiori” ed “inferiori”, sviluppando in modo sano non solo la nostra personalità, ma anche la nostra multidimensionalità.
Il chakra del cuore, Anahata, è connesso al concetto dell’Amore e all’elemento Aria, che è informe e invisibile anche se di vitale importanza, ed è il meno denso degli elementi – attraverso il respiro noi assorbiamo PRANA (essenza vitale), ci rivitalizziamo e abbiamo accesso a questo quarto centro, in cui, nel suo stato più sviluppato, l’Amore dovrebbe esistere indipendentemente dalla presenza di un’altra persona nella nostra vita. Questo Amore è diverso dalla passione del secondo chakra, trascende i confini e connette con lo spirito. Esso implica compassione, equilibrio, tenerezza e perdono. Il quarto chakra è associato al pianeta VENERE e, ovviamente, tra le altre cose, rappresenta la capacità di dare e ricevere amore. Lo stato di salute di questo centro e la posizione della nostra Venere natale riflettono la nostra sfera affettiva. Un blocco in questo centro può influenzare anche la funzione del terzo chakra, alterando la nostra autostima, ma più spesso si manifesta in difficoltà nell’area delle relazioni, poichè le persone con una Venere complessa tendono a sentirsi poco amate. Il concetto chiave di questo centro è raggiungere equilibrio allo scopo di manifestare armonia. Con Venere natale in aspetto di tensione con Saturno, Urano, Nettuno e Plutone sarà necessario dedicare particolari attenzioni al quarto chakra ed imparare a sviluppare un sano senso di Amore, Compassione ed Accettazione per se stessi, in modo da riuscire a trasformare e trascendere eventuali tendenze non costruttive nella sfera affettiva.
5º CHAKRA (Comunicazione) BLU = Il quinto chakra, Vissuddha (“purificazione”), è situato alla base del collo e rappresenta comunicazione e creatività. Con questo centro ci stiamo avvicinando sempre di più al mondo della mente e dello spirito. Uno degli elementi associati a questo chakra è l’etere o AKASHA, che significa “spirito”; un altro elemento è il SUONO, che altro non è che una vibrazione. Dato che tutto ciò che esiste è vibrazione, il suono ha la capacità di modificare le frequenze vibrazionali di persone e oggetti ed è potenzialmente molto potente (ricordiamo il potere dei Mantra e le molte teorie legate ad Atlantide e alla costruzione delle piramidi egizie). Dal suono nasce la comunicazione, che è l’attività e la funzione principale del quinto chakra.
La comunicazione sana implica sia parlare, sia ascoltare. Con un quinto chakra bloccato, si tende a parlare poco, ci saranno difficoltà ad esprimere se stessi, paura di esprimere le proprie opinioni, oppure eccessiva timidezza. Quando questo centro è troppo aperto, invece, si corre il rischio di dimenticare di ascoltare gli altri poichè si è troppo impegnati ad esprimere se stessi. In questo modo si rischia di non imparare nulla. In uno stato ideale, il quinto chakra dovrebbe essere connesso a tutti gli altri chakra e al centro del sè, in modo da riuscire ad esprimere sia la parte logica che quella più emotiva ed intuitiva. Non dimentichiamo inoltre che il quinto chakra è anche connesso con la creatività e, aprendo questo centro, stimoleremo il nostro potenziale creativo.
Il chakra della gola è connesso al pianeta MERCURIO che governa la capacità di comunicare in modo efficace con gli altri, di esprimere i propri giudizi e, soprattutto, di individuare i propri bisogni in maniera consapevole. Con un Mercurio natale in aspetto di tensione, queste funzioni verranno espresse con più difficoltà – mantenere questo centro in buona salute aiuta! Per concludere, è forse possibile che la vicinanza al quarto chakra (governato da Venere) possa indicare che usare tatto e compassione avrà come risultato maggior efficacia comunicativa.
6º CHAKRA (Intuizione) INDACO = Situato tra i due occhi (leggermente più in alto), il sesto chakra, Ajna (“percepire”), è anche conosciuto come il terzo occhio e governa percezioni intuitive e psichiche. Nel terzo occhio, conserviamo anche le nostre memorie ed i sogni e immaginiamo il futuro. Come sappiamo, ciò ha il potere di influenzare gli eventi nella nostra vita.
L’elemento associato al sesto chakra è la LUCE, che ha una vibrazione più veloce di quella del suono. Viaggiando ad una velocità a noi incomprensibile, la luce è in grado di raccogliere informazioni sul lontano passato e anche sul futuro – a questo proposito, la ghiandola pineale, connessa con il sesto chakra, dà chiaroveggenza. Sebbene la nostra scienza non sia in grado di spiegare la funzione di questa ghiandola nel corpo adulto, la metafisica insegna che è grazie alla pineale che abbiamo visioni e percezioni extra-sensoriali. Lo scopo di questo centro è infatti di imparare a percepire le nostre immagini interiori per ottenere informazioni che non si possono avere in altri modi.
Questo chakra è legato all’intuizione e, come abbiamo visto, in stato di sviluppo ottimale dona chiaroveggenza. Quando il sesto centro è semi-bloccato, si avranno spesso problemi agli occhi ed alla testa; in presenza di un terzo occhio iperattivo, invece, si rischiano confusione e allucinazioni. Ognuno di noi, senza eccezione, usa i centri psichici tutti i giorni in modo più o meno consapevole ed è importante imparare a prestare attenzione a tutte le nostre percezioni, per quanto minime. E` il modo migliore per incoraggiare uno sviluppo naturale del terzo occhio. Tenendo i piedi ben saldi sulla Terra e prestando attenzione anche ai chakra superiori, ci rendiamo conto dell’esistenza di un ordine divino – una percezione e accettazione di tale ordine spesso porta visioni di cose e/o situazioni distanti nello spazio e nel tempo.
Il sesto centro dell’intuizione è associato a GIOVE e URANO, che ci insegnano la necessità di espandere vedute e confini per risvegliare i nostri innati talenti psichici e spirituali. Aprendo i nostri orizzonti, stimoleremo di conseguenza la nostra crescita emotiva, psicologica e spirituale – tale crescita non potrà far altro che influenzare positivamente la nostra vita e donarci grande saggezza.
7º CHAKRA (Consapevolezza) VIOLETTO = Siamo giunti al livello più astratto di tutti i chakra. Il settimo chakra, Sahasrara, governa consapevolezza e informazione ed esprime il concetto di infinito, poichè questo centro non ha limiti e confini nella sua potenzialità. Il suo elemento è il PENSIERO, senza il quale non potremmo creare, ottenere informazioni e manifestare i nostri obiettivi e desideri. Questo chakra ha una particolare qualità di interiorità ed è in grado di ridurre il mondo in simboli, creando ordine e trovando risposte nelle sfere più sottili e cosmiche del nostro essere. Ciò significa che il settimo chakra è la via alla consapevolezza cosmica e all’ordine supremo in quanto, attraverso simboli e altre meta-comunicazioni, il nostro Io Superiore parla con noi. Mentre ogni chakra può essere concepito come un “floppy disk” con un particolare programma relativo alla sua funzione, il settimo chakra può essere concepito come l’intero sistema operativo, l’intelligenza alla base del tutto. Rappresenta ciò in cui crediamo, il modo in cui cataloghiamo le informazioni che raccogliamo sul mondo esterno ed i nostri pensieri.
Il chakra della corona è associato a NETTUNO, da cui impariamo l’importanza dell’emisfero destro del cervello, dell’intuizione e degli stati meditativi, non solo per trovare risposte valide ai problemi di tutti i giorni, ma anche per imparare ad esprimere la nostra creatività. Il settimo chakra è il punto d’ingresso per le energie cosmiche che scorrono nei chakra e nei nostri corpi sottili. Dato che è connesso con ispirazione, stati meditativi e contatto con il divino, questo centro mostra la propensione di una persona alla ricerca dei significati più spirituali e profondi della vita.
I chakra possono essere paragonati ad una scala interiore che connette la Terra con il Cielo, cioè la nostra personalità conscia con la nostra parte divina. Ogni singolo chakra è un gradino importante ed è importante tentare di riportare equilibrio laddove vi siano eccessi o mancanze. Essendo connessi a colori, elementi, pianeti e cristalli, i chakra offrono un sistema di evoluzione di noi stessi e delle nostre potenzialità molto interessante e una linea diretta col nostro Io Superiore. Per concludere, vorrei offrire un esercizio per favorire l?armonia dei chakra e quindi della nostra “situazione astrale”.
Poichè i chakra sono connessi e il benessere di uno dipende dal benessere di tutti, sarebbe saggio e consigliabile purificarli ed energizzarli tutti prima di concentrarsi su uno in particolare.
Stendetevi comodamente con un cuscino sotto le ginocchia e respirate ritmicamente, profondamente e lentamente
Immaginate di avere un’enorme sfera protettiva intorno al vostro corpo. Questa sfera potrebbe essere bianca o di altro colore che preferite Cominciando con il 1° chakra alla base della spina dorsale, immaginiamo una sfera di luce (o di fuoco) rotante che purifica e trasforma. Se vi riesce facile, visualizzate o immaginate il colore rosso e soffermatevi su questo centro, fino a quando avvertite la sensazione che è ora di salire al 2° chakra. Salendo e cambiando chakra, immaginate che ciascuna palla di luce visualizzata continui a ruotare con il chakra in questione Concentrate l’attenzione sul 2° chakra, creando una palla di luce arancione che, bruciando gli ostacoli alla creatività o ad una sana espressione dell’energia sessuale, purifica. Soffermatevi per il tempo necessario e lasciate ruotare la “palla” anche dopo aver cambiato chakra Continuate così per tutti e 7 i chakra e, una volta terminato il processo di purificazione, sintonizzatevi con il vostro corpo e prendete mentalmente nota di quali centri mostrano più resistenza. Inviate più luce (o “riattizzate” il fuoco) in tali chakra “Inspirando” luce bianca in tutti i chakra contemporaneamente, visualizzateli come fiori che si chiudono prima di terminare l’esercizio. Chiedete guida, aiuto e protezione al vostro Io Superiore prima di alzarvi e riprendere le attività di tutti i giorni In presenza di un chakra particolarmente bloccato o fastidioso, potrete applicare sulla zona corrispondente una goccia di Rescue Remedy, un pochino di Rescue Cream (Rescue Remedy in crema) oppure una goccia di olio essenziale di Lavanda o Ginepro. Ripetete questo esercizio regolarmente fino a quando sentirete i chakra più liberi e puri. Tenere i centri di energia in buona salute ed equilibrio aiuterà tutti noi ad affrontare la vita con una marcia in più!
La filosofia dei chakra ha origine dagli antichi testi yoga, in particolare dai testi tantrici, e il termine CHAKRA, che deriva dal sanscrito, significa “ruota” o “disco”.
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